All’arrivo dei primi caldi, subito si pensa alla tintarella e all’abbronzatura, mentre medici e dermatologi avvertono sui rischi per la pelle di raggi UV, i più aggressivi. In realtà, se è vero che da questi raggi aggressivi è necessario proteggere la pelle, per evitare rughe, invecchiamento precoce e nei casi più a rischio tumori e melanomi, è vero anche che il sole può essere un toccasana per cuore, sistema immunitario e umore.

E le creme solari dello scorso anno, posso ancora utilizzarle ?

Ogni anno ci facciamo una domanda: possiamo usare ancora la crema abbronzante dell'estate prima? Dipende. Da come l'abbiamo trattata, dalle vacanze che stiamo per fare, perfino dalla nostra pelle, che in 12 mesi può essere cambiata

L'hai usata per un mese, forse meno. E, a guardarla, la tua crema da sole sembra nuova.

Ma sarà anche "buona"? La durata di un solare, dopo che l'hai aperto, è di circa 12 mesi (è scritto sull'etichetta).

Però, il caldo, l'aria e altri fattori possono accorciargli la vita. Vediamo, allora, quando buttare il vecchio solare e quando, invece, usarlo ancora.

Perché buttarlo?

1. Lo hai portato sempre in spiaggia

Se un prodotto solare è esposto a elevate temperature, si alterano le sue caratteristiche chimiche, i microrganismi vi si possono riprodurre e l'efficacia del filtro non è più garantita. Per evitare sprechi, se le tue vacanze si riducono a sporadici weekend, oppure è fine stagione e hai finito il solare, non comprare confezioni large. Preferisci le bustine monodose.

2. L'anno scorso ti sei scottata

Non solo hai bisogno di un nuovo solare dal filtro più alto. Ma ti conviene anche giocare d'anticipo. Un mese prima di partire per le vacanze, si possono prendere degli integrator iche accelerano il processo di abbronzatura. Quindi, la pelle è più protetta".

3. Quest'anno andrai ai Caraibi

La differenza di latitudine influisce sulla forza delle radiazioni. Più si va a Sud, più il sole scotta. Quindi ti serve un filtro molto alto. Se si acquista il solare all'estero, bisogna ricordare che il fattore di protezione Spf può essere indicato in modo diverso. Un esempio pratico? Al nostro Spf 20 italiano corrisponde un 40 americano. Quindi, per non scottarsi ai Caraibi serve un Spf 50 Usa.

4. Passerai le vacanze in barca

L'acqua riflette oltre il 30% dei raggi solari. In più, in barca il vento e la salsedine inaridiscono la cute. Quest'anno, quindi, hai bisogno di solari waterproof che ti difendano in ogni situazione. Attenzione però: anche questi prodotti vanno riapplicati almeno ogni 2 ore.

5. Sei entrata in menopausa

Intorno ai 50 anni calano gli estrogeni, gli ormoni che favoriscono l'idratazione epidermica e mantengono giovani le cellule. Scegli, allora, dei solari che contengano la vitamina E, antiradicali liberi, e che siano altamente idratanti, per conservare l'elasticità della pelle.

6. Hai fatto un peeling al viso

Dopo un intervento estetico c'è sempre una fase di infiammazione della cute. Il peeling, in particolare, oltre ad accelerare il rinnovamento epidermico, stimola anche i melanociti, cioè le cellule che producono la melanina. Se quest'ultima è troppa, si possono formare le macchie scure. Il viso, allora, va schermato con una protezione totale. Anche in città.

7. Hai dei cuscinetti di grasso da smaltire

Il calore del sole favorisce lo scioglimento dei grassi. E poi, in spiaggia e in acqua ti muovi di più, bruciando calorie. Approfitta della situazione e, invece di un normale solare, usane uno snellente e rassodante. Ricorda di riapplicarlo dopo ogni bagno e se sudi molto.

8. Aspetti un bambino

In gravidanza, la produzione di estrogeni e progesterone aumenta. Questi ormoni favoriscono la pigmentazione e possono creare accumuli di melanina, ossia macchie, soprattutto sul viso. Per ovviare al problema servono solari con protezione molto alta, senza scendere mai sotto a 20 o 25 neppure se si è abbronzate.

Perché tenerlo?

1. Non l'hai mai portato in spiaggia

Se, i primi giorni al mare, usi un autoabbronzante con filtri solari per scurire prima, probabilmente non l'hai mai portato in spiaggia (dove non potresti lavare le mani dopo l'uso). Quindi, non ha preso caldo e lo puoi usare anche questa estate. Controlla, comunque, che non abbia un odore acido.

2. È il solare rimasto dalle vacanze tropicali di Natale

Non sono ancora passati 12 mesi, quindi i filtri non sono scaduti. Prima di usare il prodotto, però, è bene controllare che il colore non sia cambiato e l'odore sia gradevole, Se è così, portalo in vacanza con te. Altrimenti, gettalo.

3. È in confezione spray

I prodotti che si vaporizzano sulla pelle, in particolare i doposole, difficilmente si alterano perché non vengono a contatto con l'aria e con le dita, che sono un ricettacolo di microbi. Anche se sono al limite di scadenza, quindi, usali senza timori.

4. È il tubo con stick usato sulla neve

Ti sarà utilissimo per proteggere i punti critici in modo preciso. Certe zone, come il naso o il seno, si scottano più facilmente perché sono molto esposte o perché la pelle è più delicata. Per evitare spellature, è meglio mettere il solare anche ogni ora.